Il “Premio del pubblico” del 3° concorso nazionale ‘TURISMI ACCESSIBILI – Giornalisti, Comunicatori e Pubblicitari superano le barriere’ bandito dalla onlus Diritti Diretti è assegnato all’opera “ViaggiDiffusi”: programma turistico dell’associazione di promozione sociale, turistica e culturale “Esplora” di Itri (LT).
Con 784 punti, la proposta turistica per la città di Venezia realizzata da “ViaggiDiffusi” assieme all’associazione “Girobussola” è, infatti, l’opera più votata sul sito web Turismipertutti.it e riceverà Euro 1.000,00 (Mille).
Si tratta di un viaggio multisensoriale a Venezia che prevede momenti di convivialità, visite, degustazioni ed esperienze laboratoriali per far capire gli usi e i costumi della città anche alle persone con disabilità visiva.
La targa del “Premio degli esperti” va, invece, a “NoisyVision” per aver candidato l’opera scelta da Diritti Diretti. Si tratta di un video che racconta “#YellowTheWorld – Coloriamo il mondo di giallo”: campagna di sensibilizzazione per promuovere la mobilità degli ipovedenti.
«Quest’anno, le persone che hanno scelto di votare per una delle 13 opere candidate sono state 1.775. Ciò vuol dire – ha dichiarato Simona Petaccia, Giornalista e Presidente della onlus Diritti Diretti – che, ancora di più rispetto alle edizioni precedenti, siamo riusciti a far appassionare le persone al tema dell’accessibilità universale. Il pubblico del nostro premio aumenta, infatti, di anno in anno: 721 voti nel 2016, 1.347 voti nel 2017».
«Anche quest’anno – continua la Presidente – ho, comunque, un rammarico: Gli operatori del settore continuano a identificare il turismo accessibile con quello dedicato soltanto ai disabili. Il turismo accessibile che Diritti Diretti intende raccontare è, invece, un turismo caratterizzato da soluzioni creative e gusto estetico che riesce a rispondere alle necessità e ai sogni di tutti i viaggiatori/abitanti di un territorio, indipendentemente dalla loro età, dalla loro condizione di salute o da loro particolari scelte, allergie o intolleranze alimentari ecc. Non sono state, ad esempio, candidate opere dedicate ai bambini, ai celiaci, alle differenze di cultura scolastica, alle varie etnie ecc. Lavorare sull’accessibilità non significa soltanto abbattere barriere architettoniche e/o sensoriali, non a caso si parla di “turismo per tutti”».
«Per noi – conclude Petaccia – la progettazione universale è questo e applichiamo il nostro pensiero a tutta l’accessibilità che elaboriamo nelle varie tipologie di turismo: culturale, enogastronomico, sportivo, congressuale, balneare, montano, termale, scolastico, religioso ecc. Per questo, mi auguro che la prossima edizione sia caratterizzata da candidature più poliedriche, seppur sempre basate sull’accessibilità».
Recent Comments